Ho raccolto, dalle stampe di foto da me scartate nel corso degli ultimi anni, dei ritagli interessanti, che spiccavano per colore, texture o risonanza emotiva, e li ho costretti a una “convivenza forzata” sotto forma di collage, affidandomi alle libere associazioni spesso viscerali, poco pensate, che emergevano immediatamente. La composizione risulta quindi quasi estemporanea, quasi spontanea, improvvisata ma sicuramente “non a caso”: o meglio sottoposta all’inesorabile setaccio dell’inconscio che pur pescando dal caso, trova corrispondenze precise, lampanti ed enigmatiche al tempo stesso. Perché per fortuna e purtroppo, per decifrare gli enigmi ci vuole una vita e forse non basta neanche quella. Eppure è un bel gioco avvicinarsi alla vita come se fosse una giostra di fermi immagine e alla giostra di fermi immagine come se fosse, veramente, la vita.
Bio
Barbara Cucinotta ha studiato al Liceo Classico Tommaso Campailla di Modica, l’I.S.I.A. di Urbino, la Fondazione Studio Marangoni di Firenze e il London College of Communication di Londra. I suoi progetti si basano principalmente sull’intreccio tra letteratura, fotografia e segno e si interessa di operazioni di archivio “creativo”. Le piacciono le poesie, le biografie, le contaminazioni, la psicogeografia, l’esistenzialismo. Ha fatto parte del Condominio Fotografico di Modica e ama insegnare la storia dell’arte e della fotografia. Al momento continua la sua ricerca artistica personale e collabora con Andrea Iran creando laboratori di didattica sperimentale, libri d’arte e installazioni ad hoc.