Questo progetto nasce da una mia necessità interiore, stimolata da un viaggio fatto in India.
Mother Earth inaugura il progetto Anthropomorphosis attraverso un suggestivo richiamo a qualcosa di tribale, primordiale: l’assenza di un contesto ferma lo spettatore davanti ad uno sguardo fisso e deciso, equilibrato e consapevole. Qui la convivenza dell’essere umano con la plastica è pacifica, nulla lascia sospettare alcun dramma, ogni oggetto sembra essere parte di un’armonia complessa e statica, bella e senza tempo.
Mother Earth veicola il mio storytelling: illude e lascia presagire un dramma inevitabile.
Bio
Avarino Caracò è un fotografo freelance con una formazione antropologica. Il Leitmotiv di ogni suo progetto ha una base identitaria, che si tratti di espressioni collettive o individuali. Vive le sue esperienze fotografiche come una continua rivoluzione, un magnete che lo proietta verso un futuro. L’impegno nei suoi progetti è principalmente quello di stabilire una relazione con un contesto sociale, cercando ogni volta di ricostruire un onesto equilibrio tra il suo sguardo e ciò che il soggetto che fotografa desidera trasmettere. La sostenibilità sociale e ambientale del suo percorso di ricerca rende la sua opera contemporanea e necessaria.